A PROPOSITO DI UN RARO CASO DI CISTI GIGANTE SPLENICA EPIDERMOIDE/EPITELIALE (Case Report)
AUTORI: LA TERRA SALVATORE, TRUBIA GIOVANNI SALVATORE, BRANCATO FRANCA (ANATOMIA PATOLOGICA)
Traduzione dell'articolo (originale in allegato)
PREMESSA
Le cisti spleniche rappresentano una rara patologia (in letteratura circa 800) ,prevalentemente bambini e giovani adulti.Le cisti spleniche si classificano in primarie e secondarie (spesso post-traumatiche). Le cisti primarie vengono classificate in parassitarie e non- parassitarie. Le parassitarie ,tipicamente multiloculate, e successive ad infezione da Echinococco.Le non-parassitarie (uniloculate) comprendono sia forme congenite che neoplastiche secondo le due principali classificazioni (Fowler e Martin) e che prendono in esame il tipo di epitelio che riveste la parete della cisti.
CASO CLINICO
Una giovane ragazza di circa 18 anni,arrivata al nostro ambulatorio per una sintomatologia dolorosa su tutti i quadranti dell'addome, presentava esami ematochimici ,che mettevano in evidenza microcitemia, Eco addome e TC addome con mdc (eseguiti privatamente) che mettevano in evidenza la presenza di una grossa cisti splenica (cm 26 x 20 x 15) e all'ispezione addome globoso, trattabile alla palpazione superficiale e dolente alla palpazione profonda e che permetteva di apprezzare la presenza di una massa gigante all'emiaddome sn con asimmetria dello stesso (Fig. 1). Anamnesi negativa per traumi e/o altre patologie degne di nota.
DISCUSSIONE
La paziente, vista la sintomatologia dolorosa da massa spazio occupante, dopo gli esami di routine preoperatori, tra cui Echinotest: negativo, veniva sottoposto ad intervento chirurgico di Splenectomia open. Per le sue dimensioni si tralasciava la Laparoscopia o la chirurgia conservativa , procedure consigliate da alcuni autori in passato, ma anche per le eventuali complicanze di sanguinamento che talvolta riportano il paziente ad un'ulteriore intervento chirurgico!
Aperta la parete addominale (incisione XOP), si notava subito la presenza della grossa cisti che faceva un tutt'uno con la milza, dislocava i visceri , compreso il pancreas, verso l'ipogastrio ove dopo attenta lisi delle aderenze con i visceri e con l'ala sn del fegato e con l'ausilio di Ligasure, si individuava l'ilo splenico che veniva sezionato previa legatura (Fig. 2).
Quindi si completava la sua lussazione e veniva asportata. Il suo peso risultava essere di 6.5 KG (Fig. 3) e inviato per esame istologico.
Si completava l'emostasi e si apponeva drenaggio nella loggia splenica.
Chiusura in unico strato e agraphes per la cute. La paziente veniva sottoposta a controlli ematochimici per i primi due giorni nel post.operatorio, alimentata in seconda giornata. Canalizzata a feci e gas in II giornata. Rimozione del drenaggio in IV giornata e dimessa in V giornata.
L'esame istologico confermava la presenza di "Cisti splenica del tipo Cisti epidermoide/epiteliale (Epidermoid/Epithelial Cyst)", e riportava le dimensioni rilevate durante l'esame macroscopico (cm 30 x 20 x 20) (Fig. 4).
La paziente verrà sottoposta a followup con esami clinico strumentali ogni sei mesi per i prime due anni e successivamente ogni anno per il controllo di un eventuale comparsa di "pseudomyxoma peritonei" ,così come emerge dalla letteratura.
CONCLUSIONI
Da un attento esame della letteratura e dal nostro caso ,raro soprattutto per le dimensioni già menzionate e che in letteratura nei casi descritti non superano i 20 cm, si può asserire che le cisti spleniche giganti , nonché siano riportate diverse procedure chirurgiche ( già menzionate) da quella conservativa (splenectomia parziale, alcolizzazione della cisti,marsupializzazione,etc) sia laparoscopiche che open e viste le complicanze di sanguinamento cui possono portare queste tecniche operatorie con possibilità di reinterventi, devono essere trattate open e con Splenectomia totale.
BIBLIOGRAFIA
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Editor: Alexej Portnov
Pubblicazione: 18.10.2021
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